In Cisgiordania sempre più avamposti illegali

Gli avamposti abusivi israeliani nella Cisgiordania occupata dopo il conflitto del 1967 continuano ad aumentare e a un ritmo crescente, secondo un’inchiesta che la BBC ha pubblicato martedì. Ce ne sono 196 attualmente, 29 dei quali sorti nel corso dell’ultimo anno, più che in qualsiasi anno precedente. Dal 2019 ne sarebbero stati creati 89, sparsi un po’ in tutto il territorio sulla sponda occidentale del Giordano. Il censimento è basato anche sulle liste redatte da ONG israeliane contrarie alla colonizzazione, come Peace Now e Kerem Navot, e dall’Autorità nazionale palestinese.

Gli avamposti possono essere fattorie, gruppi di case o persino gruppi di roulotte, spesso non hanno confini definiti e sono illegali non solo secondo la legge internazionale - questo vale anche per le colonie approvate dallo Stato ebraico, il cui aspetto è più urbano e organizzato - ma persino per quella israeliana.

La BBC ha tuttavia visionato documenti che organizzazioni con stretti legami con il Governo hanno fornito denaro e terreni utilizzati per stabilire i nuovi avamposti. Una di queste è la World Zionist Organization, finanziata dallo Stato, un’altra Amana, che ha collaborato con le autorità dal 1978 nell’edificazione di colonie. Il Governo Netanyahu ha fatto poco o nulla per impedire la proliferazione delle nuove strutture.

I coloni illegali, ricorda la radiotelevisione del Regno Unito, sono sempre più frequentemente responsabili di violenze nei confronti della popolazione locale, tanto che Londra - come Washington - ha sanzionato alcuni di essi nei mesi scorsi.