Annunciato e confermato. Oggi, martedì, volare in Italia è praticamente impossibile a causa di uno sciopero generale di tutto il personale del trasporto aereo che si fermerà per l'intera giornata con presidi nei principali scali del Paese. A proclamare l’agitazione tutte le sigle sindacali del settore “a difesa dell’occupazione dei lavoratori del settore e soprattutto per quelli di Alitalia”.
Incrociano le braccia anche i collaboratori di tutte le compagnie aeree straniere con base e addetti in Italia, quelli delle società di gestione degli scali, quelli dell’handling a terra, del catering, gli stagionali e i precari di tutto il settore aereo. "Per il trasporto aereo, sottolineano i sindacati in una nota comune, uno dei settori più colpiti dalla pandemia ma che non è stato considerato come una delle attività a cui prolungare il blocco dei licenziamenti, da mesi si chiede un confronto con il Governo”.
Sullo sfondo dello sciopero, come detto, torna alla ribalta anche la crisi infinita di Alitalia, che comunque ha appena ricevuto dal Governo, con il benestare dell’antitrust europeo, circa una 40 di milioni di euro per compensare le perdite dovute al Covid-19. La richiesta sindacale è quella di una convocazione da parte del Governo per discutere sul futuro dell’ex compagnia di bandiera e di un nuovo piano industriale che possa consentire il rilancio del settore aereo in Italia. La nuova compagnia, che si chiamerà ITA, dovrebbe partire a settembre ma restano irrisolti al momento il nodo degli esuberi di Alitalia e diverse questioni economiche per il lancio del nuovo vettore italiano.
ATS/ANSA/Swing