Tutti gli stranieri in arrivo a Pechino da zone affette dal coronavirus devono andare in quarantena. La misura è in vigore da oggi, mercoledì, e lo ha scoperto a sue spese Gabriele Battaglia, collaboratore della RSI, tornato in Cina dall'Italia del nord.
Al rientro al suo complesso di condomini ha trovato dei funzionari che, scoperto da dove arrivava, dopo una telefonata lo hanno avvertito che avrebbe dovuto rispettare una quarantena di due settimane. Una quarantena un po' particolare, perché può muoversi all'interno del complesso, che conta una ventina di palazzine e alcuni negozi, ma non avventurarsi all'esterno.
Sulla porta della sua casa è stato piazzato un cartello rosso su cui si legge: "Cari vicini, sono arrivato a Pechino il 26 febbraio 2020, per la salute di tutti io e la mia famiglia ce ne staremo in casa fino al 12 marzo, uniti come un sol uomo per sconfiggere l’epidemia".
Intanto la capitale cinese ha trovato una nuova normalità, con tutti i cittadini muniti di mascherina che seguono le misure imposte per combattere la diffusione del virus e delle strade decisamente meno intasate rispetto alla norma.