Sono 50 i giornalisti uccisi nel corso del 2020 a livello mondiale. La maggioranza di loro, quasi sette su dieci, ha perso la vita non in teatri di guerra. Lo riferisce Reporter senza frontiere, sottolineando che si tratta di un bilancio stabile: lo scorso anno erano stati censiti 53 casi.
Il paese che ha registrato il maggior numero di decessi è il Messico (otto), seguito da India (quattro), Pakistan (4), Filippine (3) e Honduras (3). L’84% dei giornalisti che hanno trovato la morte in questo modo è stato consapevolmente preso di mira e deliberatamente eliminato, ha osservato l’organizzazione: in 20 erano impegnati in reportage investigativi.
Alcuni di loro inoltre sono stati assassinati in modo particolarmente "barbaro", come nel caso del messicano Julio Valdivia Rodriguez, trovato decapitato nell’Est di Veracruz.