Sono 67 le persone morte, secondo l’ultimo bilancio fornito dalla polizia nepalese, nell’incidente aereo avvenuto domenica mattina a Pokhara, nel centro del paese. Cinque sono date per disperse.
Il velivolo della compagnia Yeti Airlines era partito dallo scalo di Kathmandu ed era diretto nella città, conosciuta dagli appassionati di trekking e punto di partenza anche per pellegrinaggi religiosi.
Sul volo si trovavano 68 passeggeri, tra cui sei bambini, e quattro membri dell’equipaggio. Per cause ancora da chiarire, il velivolo ha perso quota prima di raggiungere la meta, tra il vecchio aeroporto e quello nuovo da poco inaugurato. Al momento della tragedia le condizioni meteorologiche erano buone.
I resti del velivolo
Sul volo si trovavano anche 15 stranieri: un francese, un irlandese, quattro russi, cinque indiani, due coreani, un australiano e un argentino. Nell’impatto l’ATR 72 ha preso fuoco. Si tratta della catastrofe aerea tra le peggiori degli ultimi tre decenni. Il paese, che ha visto negli ultimi anni una fioritura del trasporto aereo sia per le merci sia per le persone, fatica ad avere standard di sicurezza validi.