Almeno due persone hanno perso la vita ed altre due risultano disperse in Serbia a causa delle inondazioni provocate dalle forti piogge che si sono abbattute su buona parte del territorio balcanico da due giorni.
Le autorità hanno decretato lo stato d’emergenza in tutto il paese e finora sono state evacuate diverse migliaia di persone, mentre un milione sono rimaste senza elettricità. Per il premier Aleksandar Vucic si tratta della “più grande catastrofe naturale mai accaduta”. Il Governo ha chiesto aiuti umanitari ed assistenza tecnica a Russia, Slovenia e UE.
A Belgrado le scuole sono state chiuse per due giorni e il livello dei fiumi Danubio e Sava, che confluiscono nella capitale, è sotto osservazione.
La situazione è destinata a peggiorare poiché sono previste abbondanti precipitazioni e forti venti ancora nella notte e nella giornata di venerdì. Alcuni quartieri bassi della città sono già inondati.
In allarme anche la vicina Bosnia-Erzegovina, dove diversi corsi d’acqua sono straripati.
RedMM/ansa/mrj
Alcune immagini delle inondazioni