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Intensi bombardamenti in Ucraina

I russi lanciano ancora missili contro i depositi di carburante e minano i territori occupati - Megaconcerto raccoglie 15 milioni di franchi a sostegno della popolazione stremata

  • 30 marzo 2022, 09:49
  • 20 novembre, 18:23
01:22

RG 07.00 del 30.03.2022 - La corrispondenza di Giuseppe D'Amato

RSI Info 30.03.2022, 09:47

  • Keystone

La guerra in Ucraina è giunta al suo trentacinquesimo giorno e, dopo un martedì caratterizzato dall'esito dei negoziati tra ucraini e russi alla luce dei colloqui di Istanbul, la cronaca torna alla realtà con nuovi bombardamenti su grandi città e piccoli centri e sul rafforzamento da parte degli invasori delle posizioni conquistate, anche minando il terreno circostante.

Martedì sera bombe russe sono cadute su Rivne, popolosa città nell'ovest del Paese. Dmytri, ingegnere informatico, ha raccontato che "l'attacco è avvenuto mentre stavo tornando a casa. Ho visto un missile sopra la mia testa e poi dopo qualche secondo un forte bagliore e un'esplosione. Era il deposito di carburante che scoppiava e bruciava, non lontano da dove abito. Ancora fino a tardi, in serata, la luce delle fiamme era così intensa che sembrava fosse giorno".

I russi negli ultimi giorni stanno concentrando gli attacchi aerei proprio sui depositi di carburante. Oltre a Rivne, hanno infatti incenerito quelli situati a Dubno e Lutsk (sempre nell'area di Rivne) e, soprattutto, quello a Leopoli sabato scorso, mentre nella Polonia distante mezz'ora di macchina c'era il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

L'esercito russo accusato di usare mine antiuomo

Le forze russe che combattono in Ucraina hanno utilizzato mine antiuomo vietate nella regione orientale di Kharkiv: è l'accusa lanciata da "Human Rights Watch", secondo la quale le mine usate dalla Russia sono di nuova concezione. Sono chiamate POM-3 e sono dotate di un sensore sismico per rilevare una persona in avvicinamento ed emettere una carica esplosiva. La detonazione della carica e i tanti frammenti di metallo che proietta possono causare morte e lesioni entro un raggio di 16 metri.

Al momento, secondo lo Stato maggiore ucraino, le truppe d'invasione di Mosca non tentano di espandere il loro controllo sulle città. Altrove, come nella regione di Zaporiyzhie, i russi stanno edificando strutture di fortificazione ma, sempre secondo quanto riferiscono le autorità di Kiev, "l'obiettivo di raggiungere i confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Luhansk e l'accerchiamento di Kiev rimane inadempiuto".

Tuttavia, l'esercito russo in Ucraina ha ricostituito i suoi ranghi con unità provenienti dai territori occupati della Georgia: secondo lo stato maggiore delle Forze armate ucraine citate dalla Ukrainska Pravda sarebbero arrivate in totale circa 2'000 persone. Perciò il declamato ritiro delle truppe russe sarebbe stato annunciato in modo "ingannevole", secondo l'esercito ucraino, mentre in realtà sarebbe in atto una rotazione di singole unità attive e lo scopo era solo quello di "fuorviare la leadership militare" di Kiev.

Sempre nelle ultime ore s'intensifica l'attività militare anche sulle rotte del Mar Nero, stando alle dichiarazioni di Wendy Sherman, vicesegretaria di Stato americano, la quale ha affermato che le navi da guerra russe stanno bloccando 94 navi alimentari civili nella regione del Mar Nero e hanno bombardato tre navi che trasportano merci dai porti del Mar Nero in tutto il mondo. Va ricordato che dalla regione del Mar Nero provengono circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano, tre quarti dell'olio di girasole e il 20% del mais. Mosca ha smentito quanto reso noto da Washington e si è limitata a evocare la guerra d'informazione americana contro la Russia, ma senza smentire la Sherman.

Ed Sheeran

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Un grande concerto per aiutare l'Ucraina invasa

Tra le buone notizie della giornata figurano invece gli oltre 12 milioni di sterline (quasi 15 milioni di franchi) raccolti dal grande concerto per l'Ucraina che si è tenuto martedì sera a Birmingham. Sul palco, a sostegno del Paese invaso dai russi il 24 febbraio, si sono esibiti Ed Sheeran, Camila Cabello, gli Snow Patrol, ma anche Becky Hill e The Manic Street Preachers. "Tutti abbiamo la responsabilità di aiutare il popolo ucraino e non si può restare fermi", ha detto Cabello ai media del Regno Unito. Dal canto suo, Jamala, vincitrice dell'Eurovision 2016 in rappresentanza dell'Ucraina, ha eseguito la sua canzone "1944", sulla deportazione forzata dei tartari di Crimea da parte dell'Unione Sovietica.

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