Secondo l’ex ambasciatore svizzero in Iran Tim Guldimann, dopo l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani da parte delle forze armate statunitensi, la stabilità della zona è "in grande pericolo".
L’Iran, ha dichiarato Guldimann ai microfoni dell’emittente tedesca Deutschlandfunk, "si è impegnato fortemente (...) per evitare una disgregazione dell’Iraq, anche dopo il plebiscito a favore dell’indipendenza dei curdi. La domanda ora è se sarà possibile mantenere una stabilità". Anche perché, ha aggiunto, al momento è impossibile trovare consenso fra sciiti, curdi del nord e sunniti nel centro del paese.
L’azione degli USA è stata "un atto di guerra contro i vertici iraniani", ha aggiunto l’ex diplomatico. "Dobbiamo immaginarci cosa avrebbe voluto dire se gli iraniani avessero ucciso alti rappresentanti del Governo americano durante un loro viaggio all’estero: ai nostri occhi sarebbe stato terrorismo di Stato".
Gli USA adesso dovranno prepararsi a una reazione: gli iraniani stanno elaborando una strategia, riflettono sul da farsi e "qualcosa succederà".
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