Grande partecipazione popolare, sabato mattina a Baghdad, alle esequie in memoria di Qassem Soleimani, l'alto militare iraniano ucciso nella notte fra giovedì e venerdì, alla periferia della capitale irachena, a seguito di un raid sferrato dagli Stati Uniti.
Migliaia di persone stanno prendendo parte ad un corteo funebre, scandito da slogan aggressivi contro l'America. Alle esequie partecipa anche il premier iracheno dimissionario Adel Abdel Mahdi. Una riunione in programma del Parlamento iracheno è stata rinviata a domani, per permettere ai deputati di essere presenti al corteo.
Un momento del corteo funebre nella capitale irachena
Le spoglie del noto comandante militare, uomo chiave del regime di Teheran, saranno sepolte martedì prossimo nella sua città natale di Kerman, al termine di tre giorni di cerimonie e omaggi attraverso l'Iran.
In mattinata è stata smentita la notizia di un secondo attacco sferrato dagli Stati Uniti contro un convoglio di miliziani, e costato la vita ad almeno sei persone. Era stata diffusa la notte scorsa dall'agenzia Reuters, che aveva citato in questo senso una fonte dell'esercito iracheno. L'operazione è stata tuttavia smentita sia dal comando della coalizione contro l'IS, sia dal comando militare iracheno.
Non si placano, intanto, le tensioni suscitate dalla morte del generale. Il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, in una conversazione telefonica con il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres, ha sottolineato che l'uccisione di Soleimani potrebbe avere "conseguenze incontrollabili la cui responsabilità ricadrà sugli Stati Uniti".
AFP/Reuters/ARi