Due persone sono state uccise e molte altre ferite in Iran durante le proteste in corso in diverse città del paese da venerdì sera contro l'aumento dei prezzi e il razionamento della benzina.
Il procuratore dello Stato in Iran, Mohammad Jafar Montazeri, ha lanciato un monito ai manifestanti, accusando gli agitatori di essere agenti stranieri che intendono fomentare i disordini. Saranno trattati da criminali, ha aggiunto, stando a quanto riferito dall'agenzia di stampa degli studenti iraniani ISNA.
Continuano inoltre le segnalazioni non ufficiali di altre vittime, comprese due a Khorramshahr e Karaj.
La protesta contro l'aumento del prezzo del carburante ha interessato anche Teheran. La città è in preda agli ingorghi causati da un modo inedito di manifestare contro il Governo, che ha spinto le autorità a chiudere le scuole e, di conseguenza, a diminuire il traffico in città. Nella capitale della Repubblica Islamica coloro che sono alla guida di auto comunicano le modalità di protesta attraverso la app Waze, indicando dove spegnere l'auto e causare l'ingorgo.
ats/joe.p.