Diversi uomini muniti di cinture esplosive venerdì hanno fatto saltare in aria alcuni edifici governativi a Kirkuk, città controllata dai curdi a nord dell'Iraq, situata a circa 250 km da Baghdad. Le autorità del paese hanno attribuito gli attacchi al sedicente Stato Islamico (IS). Tra gli obiettivi colpiti figura il quartier generale della polizia. Il governatore della città, citato dai media curdi, ha affermato che "la situazione è sotto controllo" e che "4 attentatori sono stati eliminati". Secondo la polizia locale uno dei quattro jihadisti è stato ucciso, mentre gli altri sono morti suicidi. Sei gli agenti che hanno perso la vita.
Poco distante, a Dibis, è invece stata presa di mira da 3 kamikaze una centrale elettrica. Il sindaco della località ha dichiarato che almeno 16 persone sarebbero morte nell'attentato.
Coprifuoco
Dopo gli attacchi, Kirkuk è stata completamente isolata: le forze Peshmerga non consentono a nessuno l'ingresso nella città, dove affermano di aver decretato il coprifuoco. Stando alle immagini trasmesse dalle TV locali in tutta l'area risuonano raffiche di armi automatiche. Alcuni cecchini dell'IS sarebbero infatti appostati sui tetti di diversi edifici.
ATS/AFP/Reuters/CaL
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