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Israele: “Se Hamas non libera ostaggi sabato, tregua interrotta”

Il governo guidato da Netanyahu ha preso la decisione all’unanimità - Il ministro delle Finanze chiede al premier di “aprire le porte dell’inferno”

  • Ieri, 19:42
  • Ieri, 19:47
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Tutti gli occhi tornano sulla Striscia

  • Keystone
Di: ATS/Spi 

“Se Hamas non restituisce gli ostaggi entro sabato a mezzogiorno, il cessate il fuoco verrà interrotto”. È quanto ha detto martedì sera il premier israeliano Benjamin Netanyahu, riferendo una decisione presa all’unanimità dal governo.

Con una cessata tregua l’esercito tornerà a combattere “intensamente finché Hamas non sarà definitivamente sconfitto”, ha aggiunto il primo ministro, senza specificare il numero atteso degli ostaggi.

Netanyahu ha anche dichiarato che “alla luce dell’annuncio di Hamas della sua decisione di violare l’accordo e di non rilasciare i nostri ostaggi”, lunedì sera è stato ordinato all’esercito dello Stato ebraico di “radunare le forze dentro e intorno alla Striscia di Gaza”.

Anche Donald Trump ha ribadito in giornata il suo ultimatum ad Hamas per il rilascio di “tutti” gli ostaggi sabato. Ieri il presidente americano aveva minacciato “l’inferno” in caso di mancato rispetto dell’impegno.

Sulla stessa linea, il ministro delle Finanze di estrema destra israeliano Bezalel Smotrich che ha chiesto a Netanyahu di “aprire le porte dell’inferno” ad Hamas se il gruppo palestinese non libererà tutti gli ostaggi entro sabato. In una dichiarazione, Smotrich ha esortato il premier a “informare Hamas in modo inequivocabile”.

Rimbalza la palla in campo avversario il movimento islamico in una stringata presa di posizione. Hamas ha affermato che non rilascerà gli ostaggi se Israele non rispetterà le condizioni dell’accordo di Gaza. Lo riporta Al Arabiya rilanciato dall’agenzia russa Tass.

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Medio Oriente: tregua a rischio?

Telegiornale 10.02.2025, 20:00

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