La Corte Suprema di Israele ha stabilito martedì che gli studenti ultraortodossi non saranno più esentati dal servizio militare, una decisione che potrebbe creare grossi grattacapi alla coalizione guidata dal primo ministro Benjamin Netanyahu.
“Al culmine di una guerra difficile, il peso delle disuguaglianze è più pronunciato che mai”, ha dichiarato la Corte presentando la sua decisione, presa all’unanimità e su pressione dei partiti laici e di varie ONG .
La questione del servizio di leva per gli ultraortodossi è diventata sensibile politicamente in un momento in cui l’esercito israeliano, composto prevalentemente da giovani soldati e riservisti civili, è mobilitato su due fronti: nella Striscia di Gaza e al confine con il Libano contro Hezbollah. E la posta in gioco, per Benjamin Netanyahu, è alta: l’opinione pubblica è infatti a favore della fine delle esenzioni, ma il governo include attualmente due partiti religiosi ultraortodossi che, se decidono di uscire dalla coalizione, faranno scattare nuove elezioni.
Gli studenti delle scuole talmudiche sono esentati dal servizio militare (che nello Stato di Israele è obbligatorio) in base a una decisione di David Ben-Gurur risalente al 1948. Questa esenzione riguardava all’epoca 400 studenti. Oggi sono circa 66’000.
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Telegiornale 24.06.2024, 20:00