Il palestinese Hamdan Ballal, regista del documentario premio Oscar di quest’anno “No Other Land”, è stato arrestato lunedì dall’esercito israeliano nella Cisgiordania occupata, secondo Yuval Abraham, uno dei due co-registi israeliani del film.
“Un gruppo di coloni ha attaccato la casa di Hamdan Ballal (...), mentre lui era ferito e sanguinava, i soldati sono entrati nell’ambulanza che aveva chiamato e lo hanno arrestato”, racconta Abraham sul suo account X. I fatti si sono svolti a Soussiya, nel sud della Cisgiordania occupata da Israele dal 1967, secondo il Centro per la nonviolenza ebraica, una ONG che si oppone all’occupazione israeliana, i cui membri erano sul posto e affermano di aver filmato gli eventi.
Interpellato dall’agenzia AFP, l’esercito israeliano ha dichiarato che erano in corso verifiche su queste informazioni. Girato a Massafer Yatta, un villaggio vicino a Soussiya, “No other land” segue un giovane palestinese che lotta contro quello che le Nazioni Unite descrivono come il trasferimento forzato degli abitanti dei villaggi circostanti.
Massafer Yatta, da cui proviene uno dei due co-registi palestinesi del film, Basel Adra, è stata dichiarata zona militare da Israele. Dopo una lunga battaglia legale, nel maggio 2022 la Corte Suprema ha dato ragione all’esercito israeliano, aprendo la strada allo sfratto degli abitanti degli otto villaggi in cui l’esercito vuole installare un poligono di tiro. La colonizzazione della Cisgiordania da parte di Israele è regolarmente denunciata dalle Nazioni Unite come illegale ai sensi del diritto internazionale.

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Telegiornale 22.03.2025, 12:30