Il Parlamento israeliano ha approvato in via definitiva la legge che vieta visti di ingresso o permessi di residenza nel paese ai cittadini stranieri che abbiano invocato "il boicottaggio economico, culturale o accademico" contro Israele.
La legge - approvata alla Knesset con 46 voti a favore e 28 contrari - prevede che le nuove norme siano applicate non solo a chi invoca il boicottaggio ma anche a coloro che lo chiedono nei confronti di singole istituzioni israeliane o "aree sotto il controllo di Israele", come per esempio - secondo i media - gli insediamenti in Cisgiordania.
La legge è stata criticata dalle ONG pacifiste e di difesa dei diritti umani: "Peace Now" l'ha definita "né ebraica né democratica" ma "una chiara violazione della libertà di espressione". '"Jewish voice of Peace" l'ha paragonata agli interventi di Donald Trump sugli ingressi negli Stati Uniti.
ATS/M. Ang.