Il Governo italiano ha incassato la fiducia del Senato sul cosiddetto decreto aiuti con 172 voti favorevoli, 39 contrari e nessun astenuto. Tuttavia, nessun senatore del Movimento 5 Stelle (M5S) – che fa parte dell’Esecutivo – ha partecipato al voto, così come aveva già dichiarato il leader politico Giuseppe Conte. Il Governo – come sottolinea la stampa italiana – si trova così a un passo dalla crisi, tanto che il premier Mario Draghi subito dopo il voto si è recato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale sta tentando di scongiurare il rischio di dimissioni del primo ministro.
Draghi ha fin qui dichiarato di non essere disponibile a formare una nuova maggioranza senza il sostegno dell’M5S e non è chiaro se accetterà di fare una verifica dell’attuale maggioranza.
Tecnicamente, si legge sul Corriere della sera, “il gesto dei senatori M5S non significa una bocciatura del provvedimento (il dl aiuti è destinato a passare) ma lo «strappo» politico è evidente (…). Tra le ipotesi che trapelano da fonti del Quirinale, un rinvio alle Camere del governo per una nuova fiducia: un modo per fare sì che i partiti si assumano le loro responsabilità”.
Il Partito democratico chiede di verificare i numeri per capire se la maggioranza esiste ancora; la stessa richiesta era stata formulata anche da Forza Italia, ma Silvio Berlusconi ha poi dichiarato “andare alle urne (per elezioni anticipate, ndr.) non ci spaventa”. La Lega, riferisce la Repubblica, “dopo aver valutato la verifica, fa sapere di essere al lavoro per una scelta unitaria del centrodestra aggiungendo che piuttosto che perdere mesi con inutili tira e molla, sarebbe più saggio dare la parola agli italiani".
Italia: Governo appeso ad un filo
Telegiornale 14.07.2022, 14:30