Il premier italiano Mario Draghi ha annunciato oggi, giovedì, al Consiglio dei ministri che si dimetterà. “La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo Governo dalla sua creazione non c'è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell'azione di governo”, ha dichiarato, dopo che i senatori del Movimento 5 Stelle, che fa parte dell’Esecutivo, non hanno votato la fiducia sul cosiddetto decreto aiuti.
Le dimissioni sono state comunicate in serata a Sergio Mattarella, ma il presidente della Repubblica le ha respinte rinviando il premier alle Camere, chiedendo di verificare in Parlamento, attraverso il voto, se il Governo dispone ancora di una maggioranza. Nel pomeriggio Draghi, dopo il voto in Senato, era già salito al Colle per discutere con il capo dello Stato.
"Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più", ha aggiunto Draghi.
Le reazioni
Il Pd archivia il campo largo con il M5s di Conte e spera che la corsa di Draghi non sia finita. "La giornata decisiva sarà mercoledì, quando Draghi riferirà in Senato, non oggi", dice il ministro della Cultura Dario Franceschini. Il centrodestra, soprattutto con Lega e Fratelli d'Italia, si ricompatta in vista delle elezioni attaccando i Cinque Stelle. "Non temiamo il voto", aveva detto anche Silvio Berlusconi, mentre per il ministro della pubblica amministrazione, di Forza Italia, Renato Brunetta "l'Italia non può fare a meno di Draghi".
Mario Draghi sotto pressione
Telegiornale 12.07.2022, 14:30