Obbligo di vaccino in Italia per gli over 50 dal 15 febbraio prossimo. Potranno andare al lavoro solo se immunizzati o guariti dal Covid. Questa una delle novità più importanti introdotte mercoledì sera dal Governo italiano, che ha approvato nel Consiglio dei ministri un altro provvedimento per tentare di fermare la crescita senza fine dei contagi dovuti alla pandemia.
Il super Green pass (noto in Svizzera come 2G) viene invece esteso praticamente in tutto il mondo del lavoro (o niente stipendio), sempre per gli ultracinquantenni, ma anche in altri nuovi ambiti. Mentre il Green pass base (ossia il 3G, quindi un test per chi non è vaccinato o guarito) servirà per i servizi alla persone, per accedere a banche, negozi e centri commerciali. Nuove regole anche per la didattica a distanza (Dad) a scuola. Alle scuole elementari, con un solo contagio, la classe resta in presenza con testing di verifica, ma con due va tutta in didattica a distanza. Alle scuole superiori e alle medie la Dad scatterebbe solo al terzo caso in classe, mentre con due casi solo i vaccinati completi resterebbero in presenza e comunque monitorati (ma con la Dad per chi non ha completo il ciclo vaccinale). Anche alle superiori, con un caso è prevista l'autosorveglianza per tutti e l'utilizzo delle mascherine FFP2.
Chi entra in un luogo di lavoro e non ha il Super Green Pass - secondo la bozza del decreto - incorre in una sanzione erogata dal prefetto, che va da 600 a 1'500 euro. E tornerà anche l'uso massiccio dello smart working.
Il nuovo decreto passa dunque all'unanimità, ma arriva al termine di una giornata tesa tra i partiti italiani, nella quale le posizioni sono rimaste in parte divise. "I provvedimenti di oggi - ha riferito il premier Mario Draghi in apertura del Consiglio dei ministri - vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche".