Le autorità di Kiev stanno preparando più di 1’000 punti di riscaldamento in tutta la città nel caso in cui il sistema centralizzato sia disabilitato dai continui attacchi russi, ha reso noto il sindaco Vitali Klitschko aggiungendo che si stanno considerando vari scenari. "Il peggiore è quello in cui non ci saranno elettricità, acqua e riscaldamenti", ha dichiarato. "Per questo stiamo preparando oltre 1’000 punti di riscaldamento nella nostra città", ha detto l'ex pugile ora primo cittadino della capitale ucraina.
Le postazioni saranno dotate di generatori e di scorte di beni di prima necessità, come l'acqua. Gli attacchi di missili e droni hanno danneggiato il 40% delle infrastrutture energetiche ucraine e hanno già lasciato per breve tempo ampie zone di Kiev senza corrente e acqua, provocando un razionamento dell'energia.
Il governatore della regione di Kiev Oleksiy Kuleba ha del resto fornito un aggiornamento sulla situazione energetica, affermando che sono 16'000 le abitazioni che rimangono per il momento senza elettricità. Su Telegram ha rassicurato i cittadini: "i nostri ingegneri elettrici hanno lavorato senza sosta per il terzo giorno. Durante la giornata ripristineremo l'elettricità per tutti gli abbonati" Ma il governatore ha pure chiesto loro di prepararsi alle interruzioni di corrente, poiché si verificheranno dei black-out per la stabilizzazione degli impianti.
Controffensiva ucraina e bombardamenti russi
Sul campo di battaglia, mentre a sud, nella regione di Kherson, le forze russe aspettano da settimane il lancio di un massiccio attacco ucraino, a est si delineano gli inizi di una controffensiva ucraina orientata verso i territori settentrionali, stando a quanto hanno riferito martedì all'AFP militari ucraini impegnati in questo settore. "La tendenza è buona, anzi da parte nostra la linea del fronte è avanzata velocemente e bene", conferma un ufficiale delle Forze speciali dell'esercito ucraino.
Altrove sul fronte, la presidenza ucraina ha riferito di attacchi di droni russi nelle regioni di Poltava e Dnipropetrovsk, nel centro del Paese, e di missili su diverse altre località. Nel frattempo, cinque civili sono stati uccisi e nove feriti in 24 ore in Ucraina, secondo il vicecapo della presidenza Kyrylo Tymoshenko. A Bakhmut, uno dei punti caldi sul fronte dell'Ucraina orientale, i giornalisti dell'AFP hanno confermato che i combattimenti per questa città di scarso valore strategico infuriavano da più di quattro mesi.
Intanto, mercoledì notte le forze ucraine hanno abbattuto 12 dei 13 droni kamikaze Shaheed-136 lanciati dall'esercito del Cremlino contro le regioni orientali e centrali del Paese. Lo rileva l'Aeronautica delle Forze armate ucraine. Sei droni sono stati distrutti da unità missilistiche antiaeree, aviazione e artiglieria leggera del Comando aereo "Est". Altri sei sono stati centrati nell'area di responsabilità del Comando aereo "Centro", usando i medesimi armamenti dei colleghi attivi sul fronte orientale.
Soldati americani di guardia alle armi in Ucraina
Gli Stati Uniti stanno inviando forze per ispezionare i siti di consegna degli aiuti militari americani in Ucraina e tenere le armi letali lontane dal mercato nero: lo ha affermato martedì il Pentagono. E’ la prima volta che militari statunitensi mettono piede fuori dai confini dell'ambasciata di Kiev, che è sorvegliata dai marines da quando i diplomatici americani sono tornati a maggio dopo essere fuggiti dalla città poco prima dell'invasione russa otto mesi fa.
I controlli sono utilizzati dai dipartimenti della Difesa e di Stato per tracciare le armi fornite dagli Stati Uniti e garantire che gli oltre 18 miliardi di dollari di aiuti militari che Washington ha promesso all'Ucraina non finiscano nelle mani sbagliate, ha affermato il Pentagono per voce del generale Patrick Ryder, portavoce dell'US Air Force. "Non abbiamo indicazioni che vi sia stato alcun tipo di diffusione illecita delle capacità che abbiamo fornito agli ucraini che sono usate efficacemente sul campo di battaglia", ha detto Ryder, aggiungendo che i membri del servizio restano "lontani da ogni tipo di azione in prima linea”.
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