Il Kuwait ha richiamato, martedì, il suo ambasciatore in Iran, secondo quanto riporta l'agenzia KUNA, dopo che Arabia Saudita e Bahrein avevano già interrotto i rapporti con Teheran in seguito agli attacchi alle missioni saudite di manifestanti iraniani, che protestavano contro l'esecuzione dell'imam sciita Nimr al Nimr (vedi articoli correlati). Il Sudan ha dato due settimane di tempo ai rappresentanti iraniani per lasciare il paese dopo gli attacchi a un suo consolato a Mashdad.
Intanto il ministero degli esteri turco ha espresso, in mattinata, la sua preoccupazione per la crisi tra le due nazioni e ha invitato entrambe alla calma e un ritorno al dialogo diplomatico. Il ministro degli esteri egiziano, invece, ha bollato gli attacchi come "inaccettabili" e si dice pronto a sostenere l'Arabia Saudita in vista di un incontro della Lega araba per discutere delle tensioni che si sono create.
Lunedì Russia, Francia e Unione Europea avevano lanciato i loro appelli per evitare l'acuirsi delle tensioni. Mosca si è detta pronta a fare da intermediario per aiutare a risolvere la controversia, l'UE si aspetta che si "agisca in modo responsabile in una situazione molto volatile"; Parigi, dal canto suo, invita alla calma e al contenimento delle tensioni.
ATS/px
RG 12.30 del 05.01.16: il servizio di Silvia Piazza
RSI Info 05.01.2016, 13:37
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RG 07.00 del 5.1.2016 - Il servizio di Anna Valenti
RSI Info 05.01.2016, 11:35
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