È pronto in Argentina un grano 100% geneticamente modificato, ma sulla sua introduzione nel mercato la società è divisa. Il paese sudamericano è un grande esportatore agricolo; si coltivano terre in un’area grande otto volte la superficie della Svizzera. Nel 2018 parte dei raccolti sono stati distrutti a causa di periodi di siccità seguiti a forti inondazioni.
La ditta Bioceres di Rosario ha creato un grano transgenico che dovrebbe rispondere meglio alle avversità metereologiche. “La genetica – spiegano– è utile per creare coltivazioni più resistenti o per estendere la frontiera agricola in zone finora marginali”. Sono contrari i coltivatori riuniti nella rete di agricoltori organici, preoccupati per le consegue sull’ambiente e sulla salute dei consumatori. “Conosciamo già la soia genetica – spiegano – che ha distrutto il tessuto tradizionale della nostra agricoltura. Dobbiamo fermare questo tipo di produzioni”. Lo scontro è destinato ad accentuarsi in attesa di capire la posizione del governo del presidente Mauricio Macri, che deve esprimere un verdetto sul grano OGM entro la fine dell’anno.
Emiliano Guanella