Il presidente argentino Mauricio Macri ha ammesso che governare una nazione "è un lavoro difficile" ma, ciononostante, si candiderà per essere rieletto nelle presidenziali del 27 ottobre 2019. Lo scrive l'agenzia di stampa argentina Telam lunedì.
Durante un’intervista televisiva il capo dello Stato ha spiegato di essere spinto in tale direzione da un "senso di "responsabilità". Avendo cominciato un processo di cambiamento, ha proseguito, "come posso dire che mi sono stancato?", e quindi si ricandiderà "per non deludere tutti quelli che hanno creduto che con me era possibile un nuovo modello di Argentina". Dopo aver riconosciuto che molti compatrioti "attraversano difficoltà nell'attuale contesto economico per arrivare alla fine del mese", Macri ha assicurato che questa fase di transizione difficile "è necessaria per ricostruire le basi della crescita argentina".
Il presidente argentino non ha risparmiato critiche anche al padre Franco, imprenditore italo-argentino deceduto di recente, sostenendo che la sua relazione con i precedenti Governi di Nestor e Cristina Kirchner "ha avuto le caratteristiche di un reato, perché faceva parte di un sistema estorsivo in base al quale per poter lavorare bisognava pagare".