L'Eritrea deve immediatamente ritirare le sue forze dall'Etiopia: lo ha affermato l'ambasciatrice USA all'ONU Linda Thomas Greenfield nel corso di una riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza sula crisi del Tigré.
La situazione si è aggravata e ci sono stati i primi casi di persone morte a causa della mancanza di cibo, ha affermato dal canto suo il sottosegretario generale dell0ONU Mark Lowcock, prima di aggiungere che “senza un cessate il fuoco la crisi umanitaria non farà che peggiorare”.
Non c’è nessuna prova dell’effettivo ritiro delle truppe eritree dalla regione, come annunciato a fine marzo dal premier etiope Abiy Ahmed e sempre più stupri da parte di uomini in uniforme vengono segnalati e la violenza sessuale viene utilizzata come arma di guerra, ha aggiunto Lowcock: “Si tratta di uno strumento di umiliazione che serve a terrorizzare e a traumatizzare anche le future generazioni”. Intanto l’ONU fa stato di almeno 4,5 milioni di persone nel Tigré (su una popolazione di 6 milioni) che necessitano di aiuti umanitari. Il Governo, quanto a lui, stima che siano di più: il 91% della popolazione avrebbe bisogno di un aiuto alimentare urgente.
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