Il Governo islandese ha annunciato martedì la sospensione della caccia alla balena nel nome del benessere degli animali. È un passo che i gruppi ecologisti non hanno esitato a definire di fondamentale importanza per la conservazione della specie. Anche perché la decisione comunicata dalla ministra dell'alimentazione Svandis Svavarsdottir vale formalmente solo fino al 31 agosto, ma l'Esecutivo ha lasciato intendere che questa contestata pratica volge ormai al termine.
Non è conforme alla legge, secondo un rapporto che lo stesso Governo aveva commissionato alle autorità veterinarie del Paese. Video diffusi di recente avevano mostrato l'agonia di questi cetacei, che può durare fino a cinque ore. Un’inchiesta di Falò aveva messo in evidenza diversi illeciti, tre per l’esattezza, denunciati a Bruno Mainini, presidente Whaling commission dell'Ufficio federale di veterinaria a Berna che aveva promesso una risposta.

Il cacciatore di balene
Falò 15.12.2022, 21:40
La stagione di solito si estende da metà giugno a metà settembre, ma è improbabile che riprenda dopo lo stop ordinato martedì. Nel Paese resta una sola società titolare di una licenza di caccia, la Hvalur. Il suo permesso scade nel 2023 e non ne sarà richiesto il rinnovo perché l'attività non è più tanto redditizia.
Le quote annuali autorizzavano la messa a morte di 209 balenottere comuni e 217 balenottere minori, ma negli ultimi anni le catture sono state nettamente inferiori a queste cifre perché la domanda di carne di balena è in calo. Inoltre, l'opinione di chi si oppone a questa pratica è ormai diventata maggioritaria: gli islandesi contrari sono passati in quattro anni dal 42 al 51%, dicono i sondaggi.
Secondo Robert Read dell'organizzazione Sea Shepherd la decisione islandese è un colpo duro anche per quelli che rimangono gli ultimi due Paesi al mondo ad autorizzare questa caccia, ovvero Norvegia e Giappone.

Francia, la strage dei delfini
Telegiornale 15.06.2023, 20:00