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L'ONU si china sulle annessioni-farsa

Alle Nazioni Unite si discute su una risoluzione di condanna su tale voto mentre la Russia bombarda ancora le abitazioni di civili a Zaporizhia

  • 10 ottobre 2022, 09:21
  • 20 novembre, 14:46
Il bombardamento russo di lunedì notte sul centro abitato di Zaporizhia

Il bombardamento russo di lunedì notte sul centro abitato di Zaporizhia

  • Twitter/@KyivIndependent
Di: AFP/AP/EnCa 

L'Assemblea generale dell'ONU da oggi, lunedì, si china sull’elaborazione di una risoluzione che condanni l'annessione di quattro regioni ucraine alla Russia, con l'Occidente che spera di riuscire a portare all'isolamento di Mosca sulla scena internazionale. La decisione di sottoporre il dossier all'attenzione dell'Assemblea Generale, dove i 193 Stati membri delle Nazioni Unite hanno ciascuno un voto, senza veto, è stata presa dopo che la Russia ha bloccato un testo simile durante una riunione del Consiglio di Sicurezza il 30 settembre.

"Se il sistema delle Nazioni Unite e la comunità internazionale, tramite l'Assemblea Generale, non reagissero a questo tipo di tentativo illegale, ci troveremmo in una pessima situazione", ha commentato alla stampa Olof Skoog, Ambasciatore dell'Unione europea incaricato di redigere la risoluzione in collaborazione con l'Ucraina e altri Stati.

L'assenza del voto dell'Assemblea generale prevista al termine dei dibattiti, non prima di mercoledì, rischierebbe di dare "carta bianca ad altri Paesi per fare lo stesso o per riconoscere ciò che ha fatto la Russia", ha aggiunto.

La bozza di testo vista dall'AFP condanna le annessioni "illegali" delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson dopo i "cosiddetti referendum" e sottolinea che queste azioni "non hanno validità" ai sensi del diritto internazionale. Chiede inoltre che nessuno riconosca queste annessioni e il ritiro immediato delle truppe russe dall'Ucraina.

L’annessione dei territori occupati "va contro tutto ciò che la comunità internazionale dovrebbe rappresentare. Si fa beffe degli scopi e dei principi delle Nazioni Unite. È un'escalation pericolosa. Non ha posto nel mondo moderno. Non deve essere accettato", aveva scandito il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres il 29 settembre scorso.

Sul campo, dopo che il leader russo Vladimir Putin ha accusato domenica Kiev di aver commesso un "atto terroristico" organizzando l'esplosione che sabato ha parzialmente distrutto il ponte che collega la Russia alla Crimea (pure annessa unilateralmente nel 2014), non sono mancati i commenti che smontano tale teoria, come quello dell'ex generale statunitense Mark Hertling su Twitter: Hertling ha ricordato che in guerra è corretto attaccare un obiettivo strategico lasciato incustodito, mentre sono un chiaro segnale di terrorismo gli attacchi russi contro le case di una cittadina ucraina, compiuti solo con la volontà di uccidere civili.

Il bombardamento di edifici residenziali da parte di Mosca sabato a Zaporizhia, una città nel sud dell'Ucraina, ha ucciso tra i 12 e i 17 civili, secondo i rapporti, tre giorni dopo altri attacchi che avevano ucciso 17 persone. Un bilancio ancora provvisorio dell'amministrazione regionale di Zaporizhia riportava lunedì mattina 13 morti e 60 feriti, tra cui donne e bambini.

Ma la stessa città, capoluogo in mano all’Ucraina di un Oblast che i russi hanno annesso con i referendum-farsa, è stata bombardata anche lunedì notte. Infatti, un altro condominio è stato distrutto nel centro urbano a seguito di un attacco missilistico russo e sono state segnalate vittime tra la popolazione civile, secondo le autorità locali.

03:02

Ucraina, nuovi bombardamenti

Telegiornale 09.10.2022, 22:00

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