L'Unione Europea ha sospeso mercoledì la maggior parte delle sanzioni contro la Bielorussia, sottolineando un "miglioramento delle relazioni" dopo la recente decisione del presidente Alexander Lukashenko di liberare i prigionieri politici.
La sospensione delle sanzioni, per un periodo di quattro mesi, riguarda 170 persone, i cui beni erano stati congelati in Europa e che erano stati privati dei visti.
Il presidente bielorusso conta su una riapertura del dialogo con l'UE: per attirare nuovi investimenti e finanziamenti, a partire dall'FMI, con cui i rapporti sono interrotti dal 2010, e smarcarsi da un Putin sempre più aggressivo. Il 12 ottobre, però, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) aveva sottolineato che "la Bielorussia ha ancora un lungo cammino da percorrere per rispettare i suoi impegni democratici".
AFP/M.Ang.