Otto milioni di ungheresi sono chiamati domenica a rinnovare il Parlamento. La novità, quest’anno, riguarda il sistema di voto, esteso anche ai cittadini magiari che risiedono all’estero, nei territori che furono dell’Impero asburgico.
La legge elettorale decisa unilateralmente dall’Unione civica ungherese, il partito conservatore e populista al governo Fidesz, secondo gli analisti, avvantaggerà ultranazionalisti, xenofobi e antisemiti, contrari ad ogni accordo con l’UE, di cui l’Ungheria è membro. Inediti anche l’ampio premio di maggioranza e l’alto numero di candidature; novità, quest’ultima, voluta per frammentare l’elettorato dell’opposizione.
Il premier Viktor Orban è stato spesso criticato da Bruxelles dopo che, dal 2010, dopo la schiacciante vittoria ottenuta con il 53% delle preferenze, ha cambiato a suo vantaggio la costituzione, imbavagliato i media e si è avvicinato economicamente alla Russia. La sua riconferma appare certa.
Ansa/Reuters/Red MM
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RG 12.30 La corrispondenza
RSI Info 06.04.2014, 14:57
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