La Cassazione, l’organo giudiziario più alto in Italia, ha annullato la prima delle condanne di Stephan Schmidheiny, imprenditore svizzero, per omicidio colposo. Si tratta del caso legato a un decesso per amianto nel 2008 di un dipendente dello stabilimento Saca Eternit di Cavagnolo (Torino). I giudici piemontesi sono stati incaricati di rivedere il caso, con il rischio che la prescrizione possa annullare il procedimento.
Ezio Bonatti, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, pur criticando la decisione, conferma l’impegno per la sicurezza e il supporto alle vittime. La sentenza, e le sue motivazioni, influenzeranno anche altri processi in corso in Italia, come quelli a Napoli e Novara, dove Schmidheiny ha ricevuto condanne per omicidi colposi legati all’amianto.
Questi processi sono parte dell’inchiesta “Eternit bis”, avviata nel 2004 dopo la prescrizione del primo grande processo per disastro ambientale.

RG 12.30 del 13.02.2024 - Il servizio di Laura Dick
RSI Info 13.02.2024, 12:30
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Stephan Schmidheiny condannato a 4 anni
Telegiornale 23.05.2019, 22:00