Svizzera

Amianto, la CEDU condanna la Svizzera

La Confederazione dovrà versare un indennizzo per torto morale alla vedova e al figlio di una vittima. In causa, il diritto ad un processo equo

  • 13 febbraio, 12:20
  • 13 febbraio, 13:58

RG 12.30 del 13.02.2024 - Il servizio di Laura Dick

RSI Svizzera 13.02.2024, 12:30

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Di: ATS

La Svizzera dovrà corrispondere una cifra di quasi 20’000 franchi, a titolo di torto morale, alla vedova e al figlio di una persona deceduta a causa dell’amianto.

È quanto ha disposto la Corte europea dei diritti umani (CEDU), ritenendo che la giustizia svizzera abbia in merito violato il diritto ad un processo equo garantito dalla convenzione europea. La vittima in questione morì nel 2006 a causa di un cancro alla pleura riconducibile ad un’esposizione all’amianto. Durante l’infanzia, fra il 1961 e il 1972, aveva vissuto a Niederurnen, nel canton Glarona, in una casa affittata dalla Eternit. L’abitazione era vicina ad una fabbrica gestita dall’azienda.

Poco prima della morte, l’uomo aveva avviato un procedimento penale per lesioni corporali gravi. La sua famiglia, nel 2009, aveva quindi intentato una causa per risarcimento nei confronti di Eternit, dei due figli di Max Schmidheiny - l’ex proprietario dell’azienda - e delle Ferrovie federali.

In ultima istanza il Tribunale federale aveva però sospeso il procedimento fino al 2018, in attesa di una revisione legislativa. Ma in seguito stabilì che il termine di prescrizione - fissato in 10 anni - fosse iniziato nel 1972 e che quindi fosse scaduto al momento della presentazione dell’azione legale.

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