È iniziata la "missione cinese" in Europa. Da oggi (martedì) inizia infatti un tour del ministro degli esteri di Pechino Wang Yi e la prima tappa lo ha portato in Italia, dove ha siglato due accordi commerciali.
Il compito principale di Wang Yi è però in realtà quello di stabilizzare i rapporti con l’Europa, impedendo che si crei un fronte unito anticinese occidentale. Dovrà quindi prontamente replicare alle critiche di singoli governi europei in particolare su due dossier: il coronavirus, con le accuse di aver provocato una pandemia, e Hong Kong, con l’accusa di aver messo fine al modello “un Paese, due sistemi” nell’ex colonia britannica e di aver imposto il pugno di ferro di Pechino.
Wang molto probabilmente ripeterà la linea ufficiale su entrambi i punti: la Cina non è stata la causa, bensì la prima vittima del coronavirus ed è pronta a fare del proprio futuro vaccino un bene comune universale. Hong Kong è invece una “questione interna” e la legge di sicurezza nazionale garantisce e non cancella il modello a due sistemi.
Deve infine convincere l’Europa che il 5G “made in China” (leggasi Huawei) non è un rischio per la sicurezza.
Anche se non sarà facile convincere su tutti i fronti gli europei, Pechino può giocare altre due carte: la necessità di mantenere la catena di approvvigionamento globale e una maggiore apertura cinese nei confronti degli investimenti europei.
E proprio su questo punto, durante i primi incontri avuti oggi in Italia, Wang Yi ha firmato come scritto due nuovi accordi commerciali con Roma: uno per la fornitura di gas naturale a Snam, il più grande operatore europeo di gasdotti, e l'altro per l'esportazione di prodotti alimentari "made in Italy" in Cina.
"Inoltre, ci sono importanti partnership nei settori dell'energia e dei trasporti", ha commentato da parte sua il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio in conferenza stampa.
Roma è la prima tappa del viaggio di cinque giorni di Wang, che lo porterà in Olanda, Francia, Germania e Norvegia, sullo sfondo dell'alta tensione tra Pechino e Washington. Si tratta del suo primo viaggio fuori dalla Cina dopo la comparsa della pandemia di coronavirus.