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La Cina festeggia, Hong Kong manifesta

Violenti scontri nell’ex colonia britannica durante le manifestazioni pro-democrazia; a Pechino tutto è pronto per celebrare i 70 anni della Repubblica popolare

  • 30 settembre 2019, 00:01
  • 22 novembre, 21:03
01:47

Scontri e proteste a Hong Kong

Telegiornale 29.09.2019, 22:00

Di: ATS/ludoC 

Migliaia di manifestanti hanno nuovamente partecipato a Hong Kong, nonostante il divieto, alla manifestazione contro i totalitarismi conclusa con numerosi arresti da parte della polizia. Si tratta del 17esimo fine settimana consecutivo di proteste antigovernative.

Le forze dell'ordine hanno messo in campo le unità speciali, in risposta al continuo lancio di oggetti e dei tentativi dei dimostranti per scavalcare barriere erette a difesa dei palazzi governativi e del Parlamento.

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Il pittore della protesta

RSI/Davide Lemmi-Marco Simoncelli 16.09.2019, 11:49

Intanto, è stato reso noto che la governatrice Carrie Lam guiderà domani una delegazione in missione a Pechino per la partecipazione alle attività celebrative del primo ottobre, in vista dei 70 anni della fondazione della Repubblica popolare.

70 anni di Repubblica popolare

Il 1° ottobre la Cina festeggia i 70 anni dalla proclamazione della Repubblica popolare; l’evento più atteso è la grande parata militare che avrà luogo lo stesso giorno, alla quale come detto assisterà anche la governatrice Carrie Lam. Quanto basta per gettare altra benzina sul fuoco visto che nell'ex colonia britannica si profilano pesanti iniziative per le contro-celebrazione del primo ottobre.

Manifestazioni anche a Taiwan

Cortei di solidarietà hanno inoltre avuto luogo a Taiwan, dove decine di migliaia di persone sono scese in strada, esprimendo il loro sostegno alle proteste pro-democrazia di Hong Kong; l’ex colonia britannica ritornò nel 1997 sotto la sovranità di Pechino ma secondo uno schema di semiautonomia (“un paese, due sistemi”). Taiwan, invece, gode di un'autonomia dal 1949, da quando si divise dalla Cina continentale finita sotto il controllo delle truppe militari comuniste di Mao Zedong. Pechino, tuttavia, considera Taipei una provincia ribelle da riunire alla madrepatria anche con l'uso della forza, se necessario, come ha ripetuto più volte dal presidente Xi Jinping.

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