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La Cina, le polmoniti e gli ospedali pieni

Preoccupano le immagini di cliniche piene soprattutto di bambini nel nord, ma Pechino tranquillizza: “Nessun nuovo patogeno” – Polmoniti da micoplasma in ripresa anche in Svizzera

  • 24 novembre 2023, 08:03
  • 24 novembre 2023, 09:00

RG 7.00 del 24.11.2023 - Il servizio di Lorenzo Lamperti

RSI Info 24.11.2023, 08:43

  • Reuters
Di: RG-Lamperti/Fontana/dielle

in Cina a 4 anni dall’inizio della pandemia di Covid-19 circolano di nuovo foto di ospedali al limite dell’occupazione. Nella parte settentrionale del Paese si sta infatti registrando un picco di malattie respiratorie tra bambini.

“Con l’arrivo dell’inverno stiamo registrando un picco di malattie respiratorie, soprattutto influenza e polmoniti”. Mi Feng, portavoce della Commissione sanitaria nazionale cinese, l’ha dichiarato qualche giorno fa in conferenza stampa e ieri (giovedì) l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS)  ha avanzato alla Cina una richiesta ufficiale per informazioni dettagliate. Da parte loro le autorità di Pechino rispondono di non aver registrato patogeni nuovi o inusuali e attribuiscono il fenomeno al primo inverno senza restrizioni anti-covid.

Molti casi sarebbero dovuti al Mycoplasma pneumoniae, batterio responsabile di polmonite atipica tra i minori. Il picco è particolarmente evidente nelle province settentrionali dove, in questi giorni, su media locali e social circolano immagini di ospedali affollati e di genitori e figli in attesa di controlli. In alcune foto si vedono bambini che fanno i compiti mentre ricevono flebo in ospedale. Ogni 3-5 anni c’è un picco ciclico, spiegano dall’Istituto di medicina respiratoria di Pechino, mentre altri esperti cinesi sostengono che l’aumento di casi sia appunto dovuto al debito di immunità accumulato nei tre anni precedenti, quando erano in vigore le restrizioni anti-covid, rimosse improvvisamente a inizio 2023.

Intanto però la situazione negli ospedali è complicata: diverse fonti sanitarie citate da un media locale segnalano mancanza di posti letto e risorse mediche, ma anche la difficoltà di diagnosi a causa della scarsità di test e analisi di acidi nucleici. l’Agenzia di stampa Xinhua, intanto, ha pubblicato una guida di prevenzione e cura per i genitori: “Se andate in ospedale troverete lunghe code”, si legge all’interno.

Polmonite da micoplasma tornata a livelli pre-pandemici anche in Svizzera

E anche in Svizzera la polmonite da micoplasma, che era scomparsa grazie alle misure anti-covid, è tornata ai livelli pre-pandemici. Lo conferma uno studio pubblicato giovedì sulla rivista “The Lancet Microbe”. Le infezioni al momento non destano particolari preoccupazioni, ma la situazione va attentamente monitorata.

L’infezione in linea di principio non è pericolosa - dichiara Patrick Meyer Sauteur, responsabile malattie infettive dell’ospedale pediatrico di Zurigo e autore di uno studio sull’argomento - Si tratta di un’infiammazione polmonare che provoca tosse, febbre e solo in rari casi può portare al ricovero in ospedale per esempio per mancanza d’ossigeno. Al momento la capacità degli ospedali svizzeri non è messa sotto pressione e siamo in grado di gestire la situazione senza problemi”.

Situazione che comunque necessita di un’attenta osservazione. Anche perché l’immunità della popolazione - dopo la prolungata assenza del micoplasma - è ora più debole.

RG 7.00 del 24.11.2023 - Il servizio di Giorgia Fontana

RSI Info 24.11.2023, 08:59

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