Ha suscitato dure reazioni il pacchetto di misure a sostegno delle proteste pro-democrazia varato dal Congresso americano e firmato mercoledì notte dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
La prima a prendere posizione è stata Hong Kong, che ha espresso rammarico e disappunto. Secondo il Governo della ex colonia britannica, le norme interferiscono negli affari interni; sono prive di fondamento; e inviano un segnale sbagliato ai manifestanti.
Dal Notiziario delle 06.00 del 28.11.19
RSI Info 28.11.2019, 07:46
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Poco dopo è seguita la reazione di Pechino, che ha convocato l'ambasciatore statunitense e ha preannunciato l'adozione di incisive contromisure qualora Washington dovesse continuare a "immischiarsi". La legge americana che sostiene i diritti dei dimostranti è stata definita una grave ingerenza negli affari interni della Cina. Intanto la polizia ha avviato la bonifica del Politecnico, sotto assedio negli ultimi 11 giorni. Il campus, nel mezzo dei violenti scontri tra manifestanti e polizia, era diventato un fortino degli attivisti.
Tensione tra Cina e USA
Telegiornale 28.11.2019, 13:30