I finlandesi sono chiamati alle urne questa domenica per scegliere il loro nuovo presidente, successore di Sauli Niinistö che, dopo essere passato da amico a critico di Vladimir Putin in seguito alla guerra in Ucraina, deve ora lasciare l’incarico, avendo raggiunto il limite di due mandati di sei anni.
Il favorito dei sondaggi Alexander Stubb
La carica di capo dello Stato ha un’importanza inferiore a quella del premier nell’ordinamento finnico, ma un ruolo in politica estera e di comandante supremo delle forze armate che appare ancora più significativo nel contesto attuale in cui Helsinki, già nell’UE, ha aderito nel 2023 anche alla NATO. Un contesto di crescenti tensioni con la Russia, con la quale la Finlandia condivide un confine di 1’340 chilometri: Mosca è stata accusata di “vendicarsi” orchestrando un’ondata migratoria, invero modesta se si considera che si parla di qualche centinaio di persone in tutto presentatesi alla frontiera sull’arco di diversi mesi. Helsinki ha reagito chiudendo i valichi.
L'ecologista Pekka Haavisto
Sotto questo aspetto i nove candidati in lizza al primo turno non si differenziano però più di tanto: sottolineano tutti l’indipendenza del Paese e la sua autosufficienza anche nella difesa, guardando all’Europa e all’Occidente in generale. Secondo i sondaggi, il favorito è l’ex premier conservatore Alexander Stubb.
Jussi Halla-aho dei Veri Finlandesi
Al 55enne viene attribuito il 27% delle preferenze, quattro punti in più dell’ex ministro degli esteri ecologista Pekka Haavisto. Il possibile guastafeste è Jussi Halla-aho, rappresentante del partito di destra dei Veri Finlandesi. Gli uffici elettorali sono aperti dalle 9 alle 20 locali. Se nessun candidato - come è probabile - raggiungerà la soglia del 50%, l’11 febbraio si terrà il ballottaggio. A quel punto, predicono i politologi locali, potrebbero essere decisivi le personalità dei singoli e l’esito dei dibattiti.
Notiziario delle 10:00 del 28.01.2024
Notiziario 28.01.2024, 10:30
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