Dopo 18 mesi di dibattiti parlamentari, la Francia è diventata il primo paese al mondo a introdurre l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) nella sua Costituzione. Il 4 marzo, i deputati e senatori, riuniti in Congresso a Versailles, hanno approvato il testo della revisione costituzionale che viene promulgato oggi, 8 marzo, durante una cerimonia di suggellamento presieduta da Emmanuel Macron. Il presidente della Repubblica francese ha detto voler rendere questo diritto “irreversibile”.
Il testo finale approvato lunedì è però il frutto di un compromesso tra le diverse forze politiche. Se da una parte la sinistra e le associazioni femministe reclamavano l’introduzione nella Costituzione del “diritto” all’aborto, il testo finale parla invece della “libertà garantita” alla donna di ricorrere all’IVG.
Sebbene si tratti di una vittoria simbolica, in particolare di fronte alle numerose regressioni a cui assistiamo a livello internazionale, nei fatti anche in Francia l’accesso all’aborto rimane limitato da numerosi ostacoli come l’obiezione di coscienza, la mancanza di personale e di centri medici specializzati. La speranza è che questa vittoria possa essere un primo passo verso nuovi progressi sull’accesso all’aborto.
Francia, l'aborto è un diritto costituzionale
Telegiornale 05.03.2024, 12:30