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La Francia impone test Covid sui voli dalla Cina

Misure di controllo sono state già introdotte da Italia e Spagna, e la Gran Bretagna seguirà dal 5 gennaio - La Svizzera non giudica necessario intervenire

30 dicembre 2022, 21:07
20 novembre, 12:15

A Malpensa i viaggiatori dalla Cina obbligati al test Covid

Keystone

Di: ATS/AFP/Spi

Anche la Francia ha annunciato l'introduzione dell'obbligo di test negativo al Covid per i passeggeri dei voli provenienti dalla Cina. Lo ha reso noto venerdì il Governo francese.

Tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina e diretti in Francia, con volo diretto o con scalo, dovranno alla partenza detenere un test negativo (molecolare o antigenico) effettuato da meno di 48 ore. Inoltre, all'arrivo verranno eseguiti test molecolari a campione, al fine di rilevare eventuali nuove varianti del virus. I viaggiatori "si saranno impegnati" già alla partenza all'autoisolamento in caso risultino positivi all'arrivo.

Quali misure ulteriori, da domenica 1 gennaio entreranno in vigore il test molecolare a campione all'arrivo e l'obbligo di indossare la mascherina sui voli provenienti dal paese asiatico. Quanto all'attivazione dell'obbligo di test negativo alla partenza, sarà soggetta a un "piccolo ritardo" di qualche giorno, per "questioni organizzative dei passeggeri".

Lo stesso obbligo di test negativo al Covid sarà applicato dal 5 gennaio anche ai passeggeri in arrivo dalla Cina in Gran Bretagna. Sempre venerdì era stata la Spagna ad annunciare l'istituzione di "controlli" nei suoi aeroporti per i viaggiatori provenienti dalla Cina per assicurarsi che non siano portatori del coronavirus.

Prima di Madrid era stata l'Italia ad introdurre il tampone molecolare obbligatorio, dopo che una serie di controlli allo scalo di Malpensa avevano fatto emergere un'alta percentuale di passeggeri infetti, in pratica uno su due, sui voli in arrivo dalla Cina.

Al di fuori dell'Unione Europea, altri paesi, tra cui Stati Uniti, Israele, Giappone e India - hanno adottato misure restrittive. Quanto alla Svizzera, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha dichiarato a Keystone-ATS che, per ora, non è prevista "l'introduzione di misure sanitarie al confine". Non si prevede infatti che le attuali infezioni in Cina rappresentino un pericolo maggiore per il sistema sanitario elvetico, a detta dell'UFSP.