Il governo tedesco ha messo al bando il Centro islamico di Amburgo e altre 53 organizzazioni in tutta la Germania a esso affiliate. “Si tratta di un’organizzazione estremista islamica che persegue obiettivi anticostituzionali” ha fatto sapere il Ministero degli Interni con un comunicato diffuso mercoledì.
L’associazione di fede musulmana era da diversi mesi nel mirino di un’indagine sul suo presunto sostegno al movimento libanese filo-iraniano Hezbollah. Accusando il gruppo di essere “un rappresentante diretto del leader supremo dell’Iran”, il Ministero dell’Interno tedesco ha affermato che il centro diffonde l’ideologia di Teheran “in modo aggressivo e militante”. E starebbe cercando di “instaurare un governo autoritario e teocratico” al posto di una democrazia.
“Non siamo prendendo provvedimenti contro una religione” ha sottolineato il ministro degli Interni Nancy Faeser. “Stiamo tracciando una chiara distinzione tra gli estremisti islamici che stiamo reprimendo e i tanti musulmani che appartengono al nostro Paese e vivono secondo la loro fede. Questo divieto non si applica assolutamente alla pratica pacifica della religione sciita”.
Il Centro islamico di Amburgo gestisce in particolare la moschea dell’Imam Ali, conosciuta anche come Moschea Blu. L’associazione - che ha rappresentanze soprattutto a Berlino, Monaco e Francoforte - era già monitorata dai servizi segreti. Lo scorso novembre sono state effettuate delle perquisizioni e il materiale sequestrato - ha spiegato il ministro degli Interni - ha permesso di “confermare i sospetti” delle autorità tedesche su presunti legami con l’Iran.
In seguito all’operazione della polizia, l’ambasciatore tedesco è stato convocato al Ministero degli Affari esteri dell’Iran.

Germania: organizzazioni islamiche bandite
Telegiornale 24.07.2024, 12:30