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La Polonia non fornisce più armi agli ucraini

Alla base c’è la “guerra del grano” in atto tra Kiev e alcuni Paesi che non vogliono i suoi cereali nonostante le direttive in merito di Bruxelles

  • 21 settembre 2023, 07:12
  • 21 settembre 2023, 23:18
grano ucraino

La Polonia ha reagito duramente alle critiche di Kiev sul blocco ai cereali ucraini deciso da Varsavia

  • Keystone
Di: AFP/EnCa

La Polonia ha avvertito mercoledì che non fornirà più armi all’Ucraina, se non - come precisato in seguito - quelle per le quali sono già stati presi accordi in passato o sono stati firmati contratti con Kiev.

“Non stiamo già più trasferendo armi all’Ucraina poiché ci stiamo equipaggiando con armi più moderne”, ha dichiarato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, interrogato dal canale televisivo privato Polsat News sul sostegno militare e umanitario della Polonia all’Ucraina nonostante il conflitto sul grano. Il primo ministro non ha specificato quando la Polonia, che è uno dei maggiori fornitori di armi all’Ucraina, abbia smesso di fornirle, né se questo abbia a che fare con la disputa sul grano.

“Ci stiamo concentrando soprattutto sulla modernizzazione e sul rapido armamento dell’esercito polacco, in modo che diventi una delle forze armate terrestri più potenti d’Europa in un arco di tempo molto breve”, ha spiegato Morawiecki. Ha inoltre sottolineato che il centro militare della città di Rzeszow, nel sud-est del Paese, da cui passano le attrezzature occidentali destinate all’Ucraina, funziona normalmente.

La vertenza sul grano

Tali affermazioni sono giunte dopo che Varsavia ha appunto convocato “d’urgenza” l’ambasciatore ucraino per protestare in merito a quanto espresso dal capo di Stato di Kiev alle Nazioni Unite. Martedì Volodymyr Zelensky ha denunciato il fatto che “alcuni Paesi fingono solidarietà [con l’Ucraina] sostenendo indirettamente la Russia”.

Il viceministro degli Esteri polacco, che ha ricevuto il diplomatico ucraino, ha denunciato questa “tesi falsa e particolarmente ingiustificata nei confronti della Polonia, sostenitrice dell’Ucraina fin dai primi giorni della guerra”, secondo quanto evidenzia un comunicato stampa del Ministero.

Le tensioni tra Varsavia e Kiev innescate dalla disputa sui cereali ucraini, le cui importazioni sono state vietate dalla Polonia per proteggere gli interessi dei propri agricoltori, sono aumentate negli ultimi giorni. Infatti, l’annuncio dello scorso 16 settembre da parte di Bruxelles della fine del divieto di importazione di cereali ucraini, imposto autonomamente a maggio da cinque Stati membri UE, ha infiammato gli animi provocando embarghi unilaterali a cui Kiev ha replicato lunedì 18 annunciando che avrebbe presentato un reclamo all’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO).

Il primo ministro polacco ha pure avvisato mercoledì che avrebbe esteso l’elenco dei prodotti ucraini vietati all’importazione se Kiev avesse inasprito la disputa sull’embargo del grano. La diplomazia ucraina ha reagito prontamente, invitando la Polonia a “mettere da parte le emozioni” e adottare un approccio “costruttivo” alla disputa sulle esportazioni cerealicole.

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