Grano ucraino, esportati 30 milioni di tonnellate

Continueranno oggi, giovedì, e domani a Istanbul i colloqui tra i rappresentanti di Turchia, Ucraina, Russia e Nazioni Unite per discutere le basi per un’estensione dell’accordo per l’esportazione dei cereali ucraini definito nel luglio dello scorso anno.

L'iniziativa che ha permesso le esportazioni dai porti ucraini scade il 18 maggio dopo che a marzo Mosca ha acconsentito a un'estensione dell'accordo di soli 60 giorni, e non 120 come era stato fatto in precedenza, chiedendo che il patto possa includere anche le esportazioni di grano e fertilizzanti prodotti dai russi.

Complessivamente, dallo scorso agosto, 29'798'277 tonnellate di grano e altri prodotti alimentari sono state esportate dai porti dell'Ucraina nell'ambito dell'accordo trovato a fine luglio tra Kiev, Mosca, Ankara e l'ONU che ha sbloccato le esportazioni, ferme da mesi a causa dell'invasione russa dell’Ucraina. Lo ha fatto sapere la delegazione delle Nazioni Unite presso il Centro di coordinamento sulle esportazioni a Istanbul.

Su un totale di quasi 30 milioni di tonnellate esportate "595'169 tonnellate di grano sono state spedite con imbarcazioni noleggiate dal Programma alimentare mondiale (PAM) a sostegno delle sue operazioni umanitarie in Afghanistan, Etiopia, Kenya, Somalia e Yemen", ha reso noto la delegazione, aggiungendo che più della metà delle acquisizioni globali di grano del PAM sono state fornite dall'Ucraina nel 2022 come già era successo nel 2021.

I Paesi che hanno ricevuto gran parte delle esportazioni dall'Ucraina finora sono la Cina con circa sette milioni di tonnellate, la Spagna (5,4 milioni), la Turchia (tre milioni), l'Italia (due milioni) e i Paesi Bassi (1,8 milioni).

RG 07.00 del 10-05-2023