Il funzionamento del corridoio marittimo per l'esportazione di prodotti alimentari dall'Ucraina è completamente normalizzato dopo che la Russia è tornata a partecipare all'accordo sul grano, ha dichiarato giovedì mattina il ministro della Difesa turco Hulusi Akar. "Dopo la ripresa dell'iniziativa sui cereali sei navi sono partite dai porti ucraini. Il lavoro del corridoio marittimo è completamente normalizzato. Il suo funzionamento continua: è una missione umanitaria", ha dichiarato Akar alla televisione turca.
Tuttavia, il presidente ucraino Volodymy Zelensky ha dichiarato mercoledì sera che i russi hanno lanciato missili sulle rotte del corridoio del grano: "Questa mattina un aereo russo ha lanciato missili da crociera vicino a Snake Island, che in realtà hanno sorvolato le rotte del corridoio del grano".
Dal canto suo, giovedì, il Ministero degli Esteri ucraino ha smentito la dichiarazione di Mosca secondo cui l'Ucraina avrebbe assunto alcuni nuovi obblighi per riportare i russi nell'accordo. Lo ha affermato il rappresentante del Ministero degli Affari esteri dell'Ucraina Oleg Nikolenko, secondo il quale il Cremlino "ha affermato che la Russia ha deciso di sbloccare l'accordo sul grano dopo che l'Ucraina ha fornito "garanzie" per non utilizzare il corridoio del grano per scopi militari. L'Ucraina non ha utilizzato e non prevedeva di utilizzare il corridoio del grano per scopi militari. La parte ucraina aderisce rigorosamente alle disposizioni dell’intesa sui cereali", ha detto Nikolenko.
Mosca, dopo aver affermato sabato di uscire dall’accordo e fare dietrofront qualche giorno dopo, ora vorrebbe ulteriormente sviluppare le procedure legate a tale attività. Il capo della diplomazia russa, Sergej Lavrov, ha infatti chiesto al segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, che sia applicata una parte dell'accordo che permette l'esportazione dei fertilizzanti russi.
Grano ucraino, partite alcune navi
Telegiornale 31.10.2022, 13:30