Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato mercoledì a mezzogiorno la ripresa delle esportazioni di cereali ucraini attraverso il corridoio umanitario nel Mar Nero. "Dopo il mio incontro con Vladimir Putin di martedì, le spedizioni di grano continueranno da stamani", ha detto il il presidente della Turchia.
Secondo Erdogan, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha chiamato il suo omologo turco Hulusi Akar per informarlo che le spedizioni lungo il Mar Nero riprendevano "come prima" da mercoledì mattina. Su Telegram il Ministero della Difesa russo ha riferito: "La Russia ritiene che le garanzie ricevute finora sembrino sufficienti e sta riprendendo l'attuazione dell'accordo".
Il capo di Stato turco, ha confermato che mercoledì in giornata avrà un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le navi mercantili cariche di generi alimentari, finite al centro di una questione di sicurezza alimentare globale, erano state in gran parte bloccate nei porti ucraini dalla giornata di sabato scorso, subito dopo gli attacchi contro le navi da guerra russe nei porti della Crimea.
Su Twitter il coordinatore delle Nazioni Unite per la Black Sea Grains Initiative (nome ufficiale dell'accordo sulle esportazioni agricole dall'Ucraina), Amir Abdulla, "ha accolto con favore il ritorno della Russia all'attuazione (dell'accordo) per facilitare le esportazioni di cereali e fertilizzanti" . "Grato per la facilitazione della Turchia. Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con tutte le parti", ha aggiunto Abdulla.
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