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La Russia non sfonda nel Donbass

Nella regione contesa le forze di Mosca sono finora riuscite ad avanzare di appena un chilometro a settimana. A Zaporizhzhia è stato disconnesso dalla rete l'ultimo reattore della centrale

  • 05.09.2022, 18:43
  • 20.11.2024, 15:07
Soldati ucraini nel Donbass mentre caricano un pezzo d'artiglieria

Soldati ucraini nel Donbass mentre caricano un pezzo d'artiglieria

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Di: Red.ID/ARi 

Nel Donbass gli sviluppi delle operazioni militari russe non sembrano davvero procedere nel senso auspicato dal Cremlino. La Russia infatti, stando a conclusioni dell'intelligence britannico citate da un giornale ucraino, non è riuscita a più riprese a occupare la regione contesa entro le scadenze che aveva indicato.

Le forze di Mosca avrebbero fissato per l'occupazione dell'intera regione la data limite del 15 settembre. Tuttavia è altamente improbabile che tale obiettivo possa essere conseguito: finora l'esercito russo è infatti riuscito ad avanzare di appena un chilometro a settimana. Ciò, sempre sulla scorta di quanto affermano i servizi di Londra, complicherà ancora di più i tentativi del Cremlino di organizzare fittizi "referendum" nella regione con mire annessionistiche.

E proprio nelle ultime ore a Kherson, nel sud dell'Ucraina, gli occupanti russi hanno annunciato di aver sospeso i preparativi per un referendum sull'annessione di questo territorio. Nello stesso, è in atto una forte controffensiva dell'Ucraina. "Eravamo pronti per il voto (...) ma a causa degli eventi attuali penso che per il momento ci fermeremo", ha dichiarato alla televisione russa il capo dell'amministrazione organizzata da Mosca.

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Occhi puntati sulla centrale atomica

Telegiornale 30.08.2022, 22:00

Sempre preoccupante la situazione a Zaporizhzhia

Permangono, intanto, le apprensioni per il complesso nucleare di Zaporizhzhia. L'ultimo reattore in esercizio nella centrale è stato staccato dalla rete elettrica ucraina, ha reso noto l'ente di Stato per l'energia atomica Energoatom, citando un incendio "che si è sviluppato a causa dei bombardamenti" nella zona e che ha danneggiato una linea elettrica che collegava il sito alla rete ucraina.

E sui pericoli che gravano sulla centrale il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha avuto un colloquio con Emmanuel Macron. Il presidente francese, come hanno riferito i servizi dell'Eliseo, ha ribadito "l'imperativa necessità di preservare la sicurezza" delle installazioni nucleari in Ucraina, aggiungendo che essa può essere conseguita "unicamente con il ritiro delle forze russe".

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