Il tribunale di Suruc, la località dove lunedì un attentato ha ucciso 32 persone, mercoledì ha vietato la pubblicazione su Twitter di foto e video relative all’esplosione. In totale la richiesta ha riguardato 107 immagini da cancellare in quattro ore. Il social network ne ha eliminate inizialmente solo circa la metà. Le autorità turche lo hanno quindi oscurato completamente sino all’esecuzione completa del provvedimento giudiziario. L’ashtag #TwitterBlockinTurkey è stato tra i trending topic della giornata.
Identificato l'attentatore
Nel frattempo è giunta pure la conferma del riconoscimento dell’attentatore. Si tratta di un giovane di Adiyaman, città non lontana dal confine con la Siria. Il ragazzo alcuni mesi fa insieme con il fratello si era recato all’estero senza fornire alcuna indicazione alla famiglia. Prima lavorava come cameriere in un ritrovo frequentato da estremisti islamici già chiuso dalle autorità.
I funerali delle vittime dell'attentato di lunedì (EBU)
RSI Info 23.07.2015, 00:46
Due poliziotti uccisi
Sempre mercoledì il PKK ha rivendicato l’uccisione di due poliziotti a Ceylanpinar, nella provincia di Urfa, la stessa a cui appartiene anche Suruç. Gli agenti sono stati uccisi nella propria abitazione, dove vivevano insieme e sono stati ritrovati in un’altra città turca al confine con la Siria. Il movimento curdo ha giustificato la propria azione, accusando i due di “cooperazione” con gli jihadisti.
Due persone sorprese dai gas lacrimogeni martedì
49 arresti
Quarantanove persone sono invece state arrestate dopo le manifestazioni di protesta svoltesi a Istanbul, le più violente delle quali si sono verificate nel quartiere di Kadiköy, sulla sponda asiatica del Bosforo. Le forze di sicurezza hanno usato lacrimogeni e cannoni d’acqua e hanno sequestrato diverse armi, munizioni e 200 bombe molotov.
Spari contro la polizia nel centro di Istanbul, martedì sera
ab/Afp/Reuters/Ats