L’Ucraina ha perso 8 milioni di abitanti dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022, che ha provocato un esodo di massa e un abbassamento del tasso di fecondità. Lo dice un rapporto dell’ONU presentato martedì. “Nell’insieme, i milioni di abitanti persi dal 2014 (l’anno d’inizio del conflitto nel Donbass e dell’annessione russa della Crimea, ndr) sono 10”, ha spiegato a Ginevra la direttrice regionale dell’UNFPA (l’agenzia dell’ONU competente in materia), Florence Bauer.
La popolazione attuale si aggira attorno ai 35 milioni (sono comprese le zone sotto occupazione russa, ndr), a fronte dei 43 del 2022, dei 45 del 2014 e dei 52 alla dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991. Il calo si spiega con una combinazione di fattori e “già prima del conflitto l’Ucraina era confrontata a importanti sfide demografiche” perché “è un Paese con la natalità fra le più basse in Europa”, circa un figlio per donna invece dei 2,1 che assicurano la stabilità da una generazione all’altra, e perché “un gran numero di persone aveva già colto opportunità altrove”. Una situazione, ha detto l’esperta, “che non è atipica nell’Europa orientale”, dove altri Stati conoscono dinamiche analoghe.
La guerra, quindi, non ha fatto che aggravare, in modo drammatico, una tendenza già negativa: oltre al numero importante di morti, 6,7 milioni di abitanti risultano fuggiti all’estero.
Uno studio uscito su Lancet nel 2020 (se ne parla in questo articolo), con dati quindi precedenti il conflitto, già pronosticava nel suo scenario mediano un’Ucraina da 17 milioni di abitanti nel 2100, un terzo rispetto a 100 anni prima. A causa dell’evento bellico, saranno probabilmente ancora di meno, su una superficie che è pari a circa 15 volte quella della Svizzera.
RG 12.30 del 2.10.2024 Il servizio di Paola Latorre
RSI Info 02.10.2024, 13:39
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Amnesty International Ucraina,
Telegiornale 16.10.2024, 20:00