La protesta degli agricoltori polacchi contro le importazioni di cereali e prodotti alimentari dalla vicina Ucraina si è riversata martedì mattina sui binari. A Medyka, villaggio a pochi chilometri dal confine i manifestanti hanno aperto dei vagoni di un treno merci riversando la granaglia sulla via ferrata, come mostra anche un video pubblicato su Telegram. A Durdy, più interno del Paesie, la circolazione ferroviaria è stata intralciata scaricando dei rottami sulla linea.
Sono solo alcune delle azioni che hanno provocato anche l’interruzione del traffico stradale lungo la frontiera tra i due Paesi. Una situazione che sembra confermare le parole pronunciate lunedì dal presidente ucraino Volodomir Zelensky, secondo il quale si sta assistendo ad “una quotidiana erosione della solidarietà” da parte polacca. Fatto tanto più significativo visto che la Polonia è stata uno dei più strenui alleati dell’Ucraina dopo l’invasione russa del 24 febbraio 2022.
A provocare la rabbia del mondo agricolo polacco è quella che viene considerata una “concorrenza sleale” da parte della controparte ucraina che dal 2022 ha beneficiato di una riduzione dei dazi doganali sulle esportazioni di prodotti alimentari.
Il blocco messo in atto non è soltanto simbolico, ma reale. Non riguarderà tuttavia il materiale bellico. Secondo Adrian Wawrzyniak, portavoce del sindacato Solidarność, ci sarà via libera agli aiuti militari concessi all’Ucraina, mentre i camion con le merci e gli automobilisti saranno bloccati.
Da parte sua Kiev denuncia la “provocazione politica” e sostiene che le sue esportazioni agricole non portano pregiudizio ai mercati europei. La compagnia ferroviaria statale ucraina si è detta invece “indignata” per lo sversamento di grano a Medyka e chiede ai dimostranti di “porre fine a queste azioni illegali”, ha dichiarato la società su Facebook.
Proteste dei contadini a Praga
Telegiornale 19.02.2024, 12:30