In varie università italiane sono spuntate tende da campeggio. È la protesta degli studenti fuori sede contro i prezzi troppo alti degli affitti, anche per chi accanto agli studi si cerca un lavoro. Da Roma a Firenze, da Milano a Bologna, la contestazione si sta allargando a macchia d'olio. Gli universitari giovedì hanno occupato otto piazze.
Il problema esiste da tempo, ma con la crisi post-Covid e l'inflazione ha raggiunto picchi insostenibili per molte famiglie. Nella capitale il prezzo medio di una stanza è di 439 euro al mese, salito dell'11% in un solo anno.
Il Governo, dopo giorni di pressioni, ora corre ai ripari: giovedì ha annunciato che 660 milioni di euro del PNRR serviranno alla realizzazione di nuovi alloggi per universitari. Oggi i posti disponibili sono circa 40'000, si punta ad arrivare a 100'000 entro il 2026, ma potrebbero non bastare. "Abbiamo chiesto un censimento degli immobili inutilizzati affinché vengano messi a disposizione per gli studenti", sono state le parole della ministra Anna Maria Bernini che, insieme con i colleghi competenti in seno all'Esecutivo, presto potrebbe vedere le associazioni studentesche.