Le scatole nere del Sukhoi Superjet 100 della compagnia di bandiera Aeroflot andato a fuoco domenica all'aeroporto di Mosca, sono state recuperate, ma le loro condizioni devono ancora essere valutate.
Nell'incidente sono morte 41 persone, mentre 37 sono sopravvissute, ha fatto sapere lunedì mattina il comitato investigativo russo. L'aereo era decollato dall'aeroporto in direzione di Murmansk, ma era tornato indietro dopo aver riscontrato criticità. Nella manovra di atterraggio, i serbatoi dell'aereo, ancora pieni, avrebbero preso fuoco al contatto con la pista. Le motivazioni devono ancora essere chiarite. Alcuni passeggeri sostengono di aver visto un lampo di luce bianca.
In particolare, uno di loro ha raccontato a una testata locale che: "Eravamo appena decollati e l'aereo è stato colpito da un fulmine. L'atterraggio è stato difficile, abbiamo quasi perso coscienza dalla paura. L'aereo è rimbalzato sull'asfalto e ha preso fuoco a terra". La tesi del fulmine è sostenuta anche dal comandante, secondo il quale ha provocato la panne di diversi sistemi di bordo, fra i quali quelli di comunicazione.
Intanto il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha indicato che per il momento non ci sono notizie di eventuali vittime svizzere.
Aereo russo colpito da un fulmine
Telegiornale 06.05.2019, 14:30
Aereo russo in difficoltà per un fulmine
Telegiornale 06.05.2019, 22:00