Il gruppo franco-svizzero Lafarge Holcim ha ammesso errori in relazione a un cementificio in Siria. L’azienda ritiene uno sbaglio il fatto d'aver ritardato la chiusura di questo impianto.
L’ammissione è stata fatta dal presidente Beat Hess in una intervista al giornale francese Le Figaro. In Francia è stata aperta un’inchiesta sulla presenza di Lafarge Holcim nel paese e il gruppo collabora con le autorità che indagano.
Queste ultime vogliono appurare se denaro è stato dato dal gruppo alle forze ribelli e alle milizie dell’autoproclamato Stato islamico in cambio di una salvaguardia, cioè di una garanzia di non essere infastiditi.
Nei mesi scorsi, un ex dirigente di Lafarge Holcim ammise che la società pagò delle tangenti a terroristi per mantenere in attività una sua fabbrica nei pressi di Raqqa, tra il 2013 e il 2014.
afp/mas