Si è "dimenticato "di salutare anche in inglese e si è guardato bene dal nominare la Brexit, il presidente a fine mandato della Commissione europea Jean-Claude Juncker che a Strasburgo - martedì - ha rivolto il suo discorso di commiato al parlamento dei 28. Il politico lussemburghese lascerà il suo incarico solo in occasione dell'entrata in funzione di Ursula von der Leyen, il 1o di novembre, ma fino a quel giorno e fino alla seduta plenaria di novembre si limiterà a gestire gli affari correnti. Molto atteso, di conseguenza, era il suo discorso di addio ufficiale.
Uno degli aneddoti più significanti e mediatizzati del rapporto di Jean-Claude Junker con la Svizzera, è il famoso abbraccio con la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, nel Febbraio del 2015 a Bruxelles. Abbraccio che l'UDC ha riproposto in uno suo manifesto elettorale
Tra i dossier problematici evocati da Juncker nel suo discorso al Parlamento europeo, c'è anche la Svizzera. Paese col quale, ha detto "non siamo stati capaci di progredire sulla strada di una maggior collaborazione e questo, ha tenuto a precisare dispiaciuto l'avvocato 64.enne, nonostante i nostri sforzi".
Tra i risultati raggiunti sotto la sua presidenza e dei quali il capo del "governo" dei 28 va fiero, infine, la firma di una quindicina di accordi commerciali conclusi con altrettanti partner, il fatto di essere riusciti a porre un freno all'inflazione legislativa concentrandosi sull'essenziale e non da ultimo, la creazione di 14 milioni di posti di lavoro con il tasso della disoccupazione più basso dal 2000.
Juncker, l'addio agli eurodeputati
Telegiornale 22.10.2019, 22:00