Il Parlamento europeo, a seguito di indagini amministrative dell'Ufficio UE per la lotta antifrode (OLAF), reclama da Marine Le Pen la restituzione di quasi 340'000 euro.
Si tratta di denaro da lei percepito per pagare fra il 2010 e il 2016 due assistenti parlamentari che, in realtà, avrebbero lavorato esclusivamente per il Front National (FN). La presidente del partito non ha per il momento reagito a queste accuse.
Lo scorso 30 settembre, l'assemblea aveva concesso 4 settimane di tempo alla Le Pen per esporre le proprie osservazioni. Ma la leader del FN, stando ad una fonte vicina agli inquirenti, non si è finora espressa.
Red.MM/ARi